Sarà un racconto
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Una giornata come le altre, in una pausa
Mi piaceva prendere il caffè in un bar proprio prima delle bancarelle , in Vico dei Macelli. Un budello così stretto che più di due persone affiancate non ci possono stare.
Mettevo sempre uno sgabello sull'entrata, era l'unico modo per far prendere la linea al cellulare.
Con la tazzina in mano guardavo verso il mercato poco più in sù, dove la strada si allargava. Si, da lì in poi, il camioncino dei rifiuti ci passava, ma quando aprivano i negozi e organizzavano la merce, non si notava. Tra le palazzine addossate, si aprivano altri vicoli, ma ci dovevi proprio passare per vederli, ed era normale scorgere le prostitute prendere una boccata d'aria in penombra, anche in un giorno d'estate.
Genova è così, sacro e profano e la gente per bene apparentemente non ci bada.
E forse una delle poche vie in cui i vecchi padroni dei negozzi hanno passato ai figli la loro eredità.
Sembrava sempre affollata quella strada, i negozianti sempre sulla soglia.
Le persone si schiavano e sfioravano per passare, spessissimo sentivi chiedere."Scusa, Permesso?"
Ma loro due no. Erano gia due volte che s'incrociavano. La prima volta lei veniva verso il basso e lui andava in su, lei s'imbarazzò, aveva incontrato lo sguardo di quell'uomo magro e tirato, vestito bene e anche fin troppo accollato. Sapevo che lei si chiamava Margerita e abitava verso il porto ma che si fermava spesso dalla sorella malata per aiutare in casa e quindi era uscita così com'era per fare la spesa: ciabattine e un abito sgualcito di quelli che si tengono in dosso quando ormai non fa più freddo.
La seconda volta si guardarono dinuovo e l'uomo sorrise cordiale. La terza, lui, prese coraggio ancora in fondo alla salita lo si vedeva gonfiare il petto nervoso, perchè io sapevo cosa voleva fare. Loro due si piacevano; lui si era vestito di tutto punto per lei e so che la voleva aiutare.
Puntai il dito come la frecca di cupido ed ero commossa, soffiai nell'aria il desiderio e una maniglia del sacchetto già si era rotta, facendo rotolare fuori dalla borsa mele rosse come il sangue. Lui era pronto ed il gioco, fatto.
L'amore era scoccato, senza nessun controllo o patto.
)O(
Ispirato al quadro di Guttuso
Sara Pappagallo/ Diana Crow
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Grazie Tina