Ninfa
Idolatrata e fatta Demone voluttuoso.
Portatrice di bellezza e d'ispirazione ma, anche incarnazione incontrollabile del piacere stesso.
Io leggo le storie tra le righe, valuto e peso le parole, perchè Ninfa racchiude un mondo divino che va aldilà della percezione naturale delle cose.
La dama del lago era una Ninfa, sua nipote Morgana, veniva chiamata fata; quante altre potrei menzionare, un elenco lungo da riempire pagine.
C'è un dettaglio però che unisce, una variabile costante che si ripete ciclica, c'è la magia.
Sono tutte streghe, figlie della Grande Madre, spiriti Elementali che continuano ad incarnarsi nell'universalità del tempo.
Satiro è il protettore di queste ancelle e della loro libertà d'essere loro stesse, essenza di Potere.
Toglietevi dalla testa la poligamia viziosa del Fauno in mezzo alle fanciulle che danzano.
Esistono due parti che s'incastrano perfettamente e che si cercano fin oltre la morte, incarnandosi costantemente, reincarnnadosi nelle ere.
Il tempo, che l'umano ha misurato in spazi precisi e diviso in notte e giorno, non esiste, c'è solo il mutamento della forma, ma non la sostanza, l'energia rimane energia.
Il Fauno sarà sempre Fauno, non importano le zampe caprine sinonimo di bestialità, perchè così lo raffigurano per fargli un torto, una chimera con zoccoli e corna potenti, in un baccanale orgiastico sotto il plenilunio. Come il male che insegna il vizio, al bene, al puro.
Nulla di più sbagliato.
Un Fauno per una Ninfa e viceversa, questa è la legge, perchè il sangue chiama, si cerca e ribolle facendo fremere il corpo. Una volta in ogni vita s'incontrano, ricnoscendosi come l'unicità di un intero, rinnovando il legame, facendo voto.
La loro forza rinvigorisce, il potere è aurico, simbiontico e d'appartenenza. I loro corpi ritornano agli antichi splendori, piano piano, quasi impercettibile, il mutamento avviene sotto gli occhi di tutti e se gli occhi sono lo specchio dell'anima, in loro è ancor più evidente. Rivelatrice è la discromia oculare, quando stanno assieme: più chiari e luminosi, delineate iridi e marcati i colori.Non esiste bellezza o bruttezza, il canonico riflettersi di equilibri stabiliti da leggi artistiche umane. Ma, un matrimonio infallibile, indivisibile e l'intuito umano avverte la diversità, quando la incontra.
L'amore tra Ninfa e Fauno non è promiscuo ma trascendente.
Diana Crow